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venerdì 4 novembre 2011

Padre Gianbattista Moroni ci scrive...


Carissimi,
Come va? Dopo un po’ di silenzio eccomi di nuovo a voi.
Come vedete sono a Lusaka, capitale dello Zambia. Sono arrivato il 10 agosto dopo un buon viaggio. A luglio ero stato in Spagna per l’assemblea formatori comboniana: una faticosa ma ricca esperienza che con il corso di Roma mi permette di iniziare il mio servizio in seminario nel migliore dei modi. Dopo Roma ho cercato di contattarvi e visitarvi: con qualcuno sono riuscito con qualcuno no. O non vi ho trovati al telefono o a casa quando sono passato. Mi è spiaciuto molto ma il tempo a disposizione era poco per cui non ho potuto fare di più. Sono sicuro che capirete.
Come potete immaginare da quando sono arrivato sono stato preso da tante incombenze visto che dovevo sistemarmi e prepararmi per l'inizio dell'anno formativo con le varie conferenze da dare ai novizi. Ci sono 16 giovani provenienti da 6 paesi africani: non male. Stiamo ingranando piano piano. Ogni giorno o quasi sono uscito in città con l’altro padre che è qui con me per commissioni varie così che mi ha mostrato i vari posti dove come economo della comunità mi dovrò districare: negozi, uffici, ambasciate dei paesi da cui provengono i seminaristi, ecc... La burocrazia qui la fa da padrona e bisogna avere una pazienza certosina. Per dirvene una: il mio permesso di lavoro che doveva essere prolungato è più di 7 mesi che è stato inoltrato ed ancora non c’è risposta.Questa sera iniziamo gli esercizi spirituali che ci introdurranno sempre più nel clima e nei contenuti del cammino.
Nel paese l’atmosfera è ‘calda’ perchè tra 2 giorni ci saranno elezioni generali. Speriamo non ci sia brogli e violenze post elettorali.Per il resto è il solito Zambia con la differenza che qui alla capitale c’è una certa classe media e poi una piccola minoranza molto ricca, per cui il contrasto con la povertà della maggioranza è più forte e visibile. La chiesa cerca di fare sentire la sua voce ma più di quello....la corruzione è alle stelle!
Per ora questo è tutto. Un forte abbraccio a te e famiglia.
Uniti nella preghiera. Ciao,
Gian Battista

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