Visualizzazioni totali

lunedì 28 novembre 2011

Burundi, uccisa suora croata e volontario italiano

Una suora croata, madre Lukrecija Mamic, e un volontario italiano, Francesco Bazzani, sono stati uccisi ieri a Kiremba, nel nord-ovest del Burundi. Lo riferisce alla MISNA padre Michele Tognazzi, missionario Fidei donum raggiunto telefonicamente a Kiremba. Un’altra suora, l’italiana Carla Brianza originaria della provincia di Brescia, è stata ferita alle mani ed è fuori pericolo.
“Due uomini armati sono entrati nella casa delle Ancelle della Carità, la congregazione delle due suore, con lo scopo di mettere a segno una rapina – dice alla MISNA padre Michele – hanno subito ucciso la suora croata, quindi si sono impossessati dell’auto e sono fuggiti trascinando a bordo suor Carla e Francesco, volontario dell’associazione Ascom di Legnago, in provincia di Verona”.
A circa otto chilometri dall’ospedale, un complesso all’interno del quale si trova la casa delle Ancelle della carità, i malviventi temendo di essere catturati dalla polizia che li stava inseguendo hanno fermato l’auto e fatto scendere i due ostaggi: “Francesco è stato ucciso a bruciapelo – prosegue padre Michele – suor Carla è riuscita invece ad afferrare con le mani la canna del fucile che gli era stato puntato contro. Un gesto che ha recuperato secondi preziosi e ha contribuito a salvarle la vita, perché a quel punto l’aggressore per liberarsi dalla presa ha usato un coltello colpendole le mani e allontanandosi quindi insieme al complice”.
Le vittime lavoravano all’ospedale di Kiremba che è finanziato dalla diocesi di Brescia. Bazzani si occupava in particolare del settore amministrativo. I malviventi, dicono alla MISNA, sono riusciti a fuggire.
(Fonte MISNA)

venerdì 4 novembre 2011

Padre Gianbattista Moroni ci scrive...


Carissimi,
Come va? Dopo un po’ di silenzio eccomi di nuovo a voi.
Come vedete sono a Lusaka, capitale dello Zambia. Sono arrivato il 10 agosto dopo un buon viaggio. A luglio ero stato in Spagna per l’assemblea formatori comboniana: una faticosa ma ricca esperienza che con il corso di Roma mi permette di iniziare il mio servizio in seminario nel migliore dei modi. Dopo Roma ho cercato di contattarvi e visitarvi: con qualcuno sono riuscito con qualcuno no. O non vi ho trovati al telefono o a casa quando sono passato. Mi è spiaciuto molto ma il tempo a disposizione era poco per cui non ho potuto fare di più. Sono sicuro che capirete.
Come potete immaginare da quando sono arrivato sono stato preso da tante incombenze visto che dovevo sistemarmi e prepararmi per l'inizio dell'anno formativo con le varie conferenze da dare ai novizi. Ci sono 16 giovani provenienti da 6 paesi africani: non male. Stiamo ingranando piano piano. Ogni giorno o quasi sono uscito in città con l’altro padre che è qui con me per commissioni varie così che mi ha mostrato i vari posti dove come economo della comunità mi dovrò districare: negozi, uffici, ambasciate dei paesi da cui provengono i seminaristi, ecc... La burocrazia qui la fa da padrona e bisogna avere una pazienza certosina. Per dirvene una: il mio permesso di lavoro che doveva essere prolungato è più di 7 mesi che è stato inoltrato ed ancora non c’è risposta.Questa sera iniziamo gli esercizi spirituali che ci introdurranno sempre più nel clima e nei contenuti del cammino.
Nel paese l’atmosfera è ‘calda’ perchè tra 2 giorni ci saranno elezioni generali. Speriamo non ci sia brogli e violenze post elettorali.Per il resto è il solito Zambia con la differenza che qui alla capitale c’è una certa classe media e poi una piccola minoranza molto ricca, per cui il contrasto con la povertà della maggioranza è più forte e visibile. La chiesa cerca di fare sentire la sua voce ma più di quello....la corruzione è alle stelle!
Per ora questo è tutto. Un forte abbraccio a te e famiglia.
Uniti nella preghiera. Ciao,
Gian Battista

Diocesi di Maralal - Kenya / Mons. Virgilio Pante

Maralal è una nuova diocesi, il primo suo Vescovo, Mons. VIRGILIO PANTE (Missionario della Consolata - originario di Lamon provincia di Belluno) è stato consacrato il 6 Ottobre 2001.
In questa nuova Diocesi vivono differenti tribù, prevalentemente pastori Nilo-Hamitici. Queste persone hanno vissuto assieme, sposandosi anche tra di loro, per moltissimi anni. Tuttavia dall'inizio degli anni ottanta a tutt'oggi, Samburu, Turkana e Pokot si sono scontrati molte volte rubandosi il bestiame (mucche, capre, pecore e cammelli) e uccidendosi reciprocamente. In queste lotte tribali più di 1.000 persone hanno perso la vita. Come conseguenza le popolazioni hanno abbandonato i villaggi, molte scuole sono state chiuse, missioni spopolate e si è creata una nuova realtà precaria: 'Rifugiati in casa propria'. Questa realtà è una grande sfida per la chiesa cattolica perchè la gente crede che essa è la sola e neutrale forza capace di parlare a tutti con autoritè sulla questione della pace, al di sopra di interessi tribali e politici.

Leggendo la realtà sociale della sua Diocesi, il nuovo Vescovo per il suo stemma ha scelto simboli di pace: un leone sdraiato vicino ad un agnello (Isaia 11), avvolti in un paesaggio kenyota, in cielo una colomba e la stella di Maria, Regina della pace. Sopra lo scudo una croce fra il bastone pastorale e un lkidongoe (scudisco), che rappresenta la sapienza degli anziani; con la scritta: "MINISTERO DI RICONCILIAZIONE" (2 Cor 5:18).

In questo suo servizio pastorale, il Vescovo è coadiuvato da:
- 15 Missionari della Consolata
- 3 Missionari Yarumal
- 4 Fidei Donum (due italiani e due Colombiani)
- 12 preti diocesani Kenyoti locali 

In questo lavoro di evangelizzazione sono coinvolte anche quarantaquattro Suore che appartengono a sette istituti religiosi femminili: Consolata Missionary Sisters, Falmi Sisters, Nirmala Sisters, Franciscan Sisters of St. Joseph, Missionary Sisters of Charity, Mary Immaculate Sisters, Misioneras de Santa Teresita.
E la mano destra dei missionari sono i cento e due catechisti, che conoscono bene la loro gente e soprattutto le lingue locali.

UGALI NA MAJI - PANE e ACQUA

Progetto acqua

Realizzazione di un POZZO per l’acqua in località LODUNGOKWE.
1) pozzo semplice: ricerca, scavo, pompa a mano € 15.000,00
2) pompa a generatore con pannelli solari
€ 30.000,00.
Responsabile del Progetto: Padre JAIRO ALBERTO - Missionario della Consolata - Parroco di Lodungokwe



CARESTIA IN AFRICA - Kenya - Diocesi di Maralal













GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2011