"Forse dava fastidio a qualcuno"
Padre Fausto Tentorio, parroco di Arakan, aveva appena finito la messa e stava entrando in auto per recarsi a un incontro di religiosi. I missionari: "Era molto conosciuto e apprezzato, lavorava in una zona di emarginati, musulmani, tribali. Forse aveva schiacciato i piedi a qualcuno". Nel 2003 era sfuggito a un attentato
SHANGHAI - Un sacerdote italiano è stato ucciso oggi nella sua chiesa sull'isola di Mindanao, nel sud delle Filippine. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina. Padre Fausto Tentorio, missionario del Pontificio istituto missioni estere (Pime) e parroco della città di Arakan, nella provincia di Nord Cotabato, è stato assassinato da un uomo armato di pistola nella sua casa intorno alle 8:45. Non si conoscono ancora i motivi dell'omicidio.
Padre Tentorio, 59 anni, da oltre 32 nelle Filippine, forniva assistenza alle tribù indigene dei Lumad. Il sacerdote è stato ucciso all'uscita dalla casa parrocchiale di Akaran, nella diocesi di Kidapawan. Stava per andare a Kidapawan a un incontro con altri esponenti del clero locale quando un uomo, con il volto coperto da un casco, si è avvicinato e lo ha ucciso a colpi di pistola prima di fuggire e raggiungere un complice che lo aspettava in moto. Il corpo di padre Fausto è stato portato all'ospedale di Antipas già privo di vita. Nelle prossime ore la salma verrà riportata molto probabilmente ad Arkan dove sarà allestita la camera ardente.
"Non abbiamo idea di quale possa essere il movente", dice un funzionario governativo all'agenzia locale Mindanews. "Non abbiamo parole, non riusciamo a spiegarci quanto successo. Padre Tentorio era molto amato dai suoi, forse troppo e questo probabilmente ha dato fastidio a qualcuno", conferma all'ANSA padre Giulio Mariani, missionario Pime, responsabile del centro missionario
di Zamboanga, sede regionale del Pontificio istituto missioni estere. "Al momento - ha detto al telefono padre Mariani - non abbiamo molte informazioni. Sappiamo che padre Tentorio aveva appena finito la messa e stava entrando nella sua auto quando è stato colpito. I fedeli che si trovavano nel convento hanno sentito gli spari e sono usciti subito, hanno visto un uomo con un casco scappare verso una moto. Loro stessi lo hanno portato all'ospedale più vicino".
Mariani non ha notizie circa i motivi del gesto. "Padre Tentorio era tenuto in grande conto da tutti i fedeli, ha sempre lavorato nella zona piena di emarginati, tribali filippini, musulmani. Era molto apprezzato. Forse ha schiacciato i piedi a qualcuno, non sappiamo ancora. Nel 2003 - continua Mariani - era sfuggito ad un tentativo di omicidio. Da più di 30 anni in quel posto faceva un lavoro magnifico". Il sacerdote era stato affettuosamente soprannominato "il tribale", tanto si era immedesimato con i Lumad, imparando la loro lingua e vestendo alla loro maniera.
L'omicidio di padre Tentorio non è il primo che si verifica nell'area. Negli anni, altri due missionari del Pime sono stati uccisi: padre Tullio Favali fu ucciso a Tulunan da un gruppo di guardie private armate nel 1985 e padre Salvatore Carzedda venne ammazzato a Zamboanga nel 1992. A Mindanao sono stati rapiti nel 1998 padre Luciano Benedetti e nel 2007 padre Giancarlo Bossi.
di Zamboanga, sede regionale del Pontificio istituto missioni estere. "Al momento - ha detto al telefono padre Mariani - non abbiamo molte informazioni. Sappiamo che padre Tentorio aveva appena finito la messa e stava entrando nella sua auto quando è stato colpito. I fedeli che si trovavano nel convento hanno sentito gli spari e sono usciti subito, hanno visto un uomo con un casco scappare verso una moto. Loro stessi lo hanno portato all'ospedale più vicino".
Mariani non ha notizie circa i motivi del gesto. "Padre Tentorio era tenuto in grande conto da tutti i fedeli, ha sempre lavorato nella zona piena di emarginati, tribali filippini, musulmani. Era molto apprezzato. Forse ha schiacciato i piedi a qualcuno, non sappiamo ancora. Nel 2003 - continua Mariani - era sfuggito ad un tentativo di omicidio. Da più di 30 anni in quel posto faceva un lavoro magnifico". Il sacerdote era stato affettuosamente soprannominato "il tribale", tanto si era immedesimato con i Lumad, imparando la loro lingua e vestendo alla loro maniera.
L'omicidio di padre Tentorio non è il primo che si verifica nell'area. Negli anni, altri due missionari del Pime sono stati uccisi: padre Tullio Favali fu ucciso a Tulunan da un gruppo di guardie private armate nel 1985 e padre Salvatore Carzedda venne ammazzato a Zamboanga nel 1992. A Mindanao sono stati rapiti nel 1998 padre Luciano Benedetti e nel 2007 padre Giancarlo Bossi.